Otto deputati PD firmano l’interrogazione parlamentare circa il mancato rifinanziamento delle agevolazioni previste dal D.lgs 185/2000.

Di seguito si riporta il testo dell’interrogazione:

Interrogazione /urgente o question time
Al Ministro dello sviluppo economico . — Al presidente del consiglio – Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Per sapere – premesso che:
Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, ha pubblicato, sul proprio sito e sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 dell’8 agosto 2015, un avviso che comunica che dal 9 agosto u.s. non è più possibile presentare la richiesta di accesso alle agevolazioni all’autoimpiego a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili;
in conseguenza di ciò, startup, progetti innovativi e investimenti per tutti coloro che volevano accedere al bando per gli incentivi per l’autoimpiego, previsto dal titolo II del decreto legislativo 185 del 2000 sono stati bloccati.
Occorre tenere presente due considerazioni: la prima è che Invitalia avrebbe dovuto deliberare le domande entro e non oltre 6 mesi dalla data di presentazione, quindi ci ritroviamo gia alla del 31.08.2015 con circa 700 domande presentate senza essere ammesse a valutazione. La seconda considerazione da fare è che tutte le società che hanno deciso di intraprendere un percorso imprenditoriale grazie all’aiuto del decreto legislativo 185 del 2000, hanno dovuto sostenere dei costi iniziali (Costituzione società, Atti notarile, iscrizione CCIAA, attribuzione partita iva, costi di realizzazione format di domanda), i quali non ottenendo più nessun aiuto, si trasformerebbero in perdite pure;
oltre alle 700 domande in attesa di valutazione si aggiungono altre 180 domande circa, che sono state già valutate, sono state ammesse alle agevolazioni e che attendono la delibera e la convocazione per la stipula del contratto; Attualmente, nella sola Sicilia ci sono circa 700 domande in attesa di valutazione per l’ammissione alle agevolazioni concesse dal decreto legislativo 185 del 2000, presentate a partire dal mese di marzo sino al 31.8.2015 (data del blocco) e circa 2.200 nel complesso delle altre regioni meridionali interessate alla misura;
alcune di queste 180 domande sono state presentate nel 2014 e tali attese stanno solo causando perdite e debiti ad attività nascenti;
E’ ovvio che detta situazione oltre ad aver creato un danno economico ai tanti soggetti che avevano con entusiasmo, intrapreso una iniziativa di lavoro autonomo o imprenditoriale con riferimento alle suddette misure agevolative, ha generato sconforto e sfiducia nello Stato e nelle istituzioni tutte. Occorre pertanto che le istituzioni recuperino in termini di credibilità;
A giudizio dell’odierno interrogante, uno strumento finanziario importante come quello previsto dal decreto legislativo 185 del 2000, non può essere soppresso in un momento così delicato per lo sviluppo economico del nostro Paese e specialmente per il meridione –
considerato che, in data 10 febbraio 2015, a seguito del D.P.C.M. del 14 febbraio 2014, n.121, attuato con successivo decreto ministeriale 4 novembre 2014, la Direzione Generale degli Ammortizzatori Sociali e degli Incentivi all’Occupazione, del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha assunto la titolarità della materia de quo.
Che alle interrogazioni sullo stesso tema, presentate da diversi colleghi (catanoso, Tinagli iannuzzi, barbanti ) alla fine dell’anno scorso, era stato risposto che il governo stava reperendo le risorse per rifinanziare invitalia, anche in vista della legge di stabilità 2016;
il governo in sede di legge di stabilità non ha previsto stanziamenti cui si era impegnato, anzi gli stessi emendamenti presentati da un gruppo di parlamentari compreso il sottoscritto, al disegno di legge si stabilita, non sono stati approvati con la motivazione secondo cui i fondi da utilizzare erano quelli cipe, per cui era necessaria la relativa delibera nonchè una conferenza stato regione.
detti emendamenti sono stati trasformati in ordini del giorno, poi accolti dal governo in sede di approvazione della legge di stabilità,
Tale rifinanziamento non può essere ulteriormente rinviato o ritardato, proprio perché si tratta di una misura che in tutti questi anni ha sempre prodotto risultati significativi ed importanti per la intera comunità e, in particolare, nel Mezzogiorno, con la nascita di tantissime piccole e valide imprese e con tanti nuovi effettivi e stabili posti di lavoro in favore di donne e di giovani disoccupati o alla ricerca di prima occupazione e con effetti assolutamente positivi per tanti giovani professionisti (commercialisti, fiscalisti, consulenti del lavoro) che hanno seguito le relative pratiche. Del resto sono diversi mesi che gli interroganti si stanno adoperando, anche con ripetute ed argomentate sollecitazioni nei confronti di diversi rappresentanti del Governo,
se i ministri interrogati, e la presidenza del consiglio, ognuno per quanto di propria competenza intenda assumere iniziative per rifinanziare la misura prevista dal decreto legislativo 185 del 2000 Titolo II ed, eventualmente, quali siano i tempi previsti per il rifinanziamento e la riapertura delle agevolazioni;
quali provvedimenti intenda adottare Invitalia nei riguardi delle 2.200 domande presentate precedentemente al blocco dell’8 agosto 2015 e quanto devono ancora attendere le 180 aziende le cui domande sono già state valutate e attendono solo la delibera;

RIBAUDO – CULOTTA – IANNUZZI – VENTRICELLI – CURRO’ – MOSCATT – CENSORE –IACONA

2016-02-09T20:06:15+00:00 febbraio 9th, 2016|